Altri articoli sul numero 74 Articoli sullo stesso argomento Alfredo Galdieri possiede un A1200 con hard disk Conner interno IDE AT-Bus da 3.5 pollici e 85Mb di capacita', e vorrebbe collegare un ulteriore hard disk EIDE e un lettore CD-ROM con interfaccia IDE/ATAPI. La sostituzione del vecchio hard disk IDE con uno EIDE e' senz'altro possibile: basta collegare il nuovo hard disk al posto del vecchio, lanciare HDtoolbox per partizionarlo, e infine formattarlo come piu' volte spiegato su queste pagine. Gli hard disk EIDE sono vistosamente piu' veloci dei vecchi IDE, anche se limiti software (teoricamente superabili) e hardware dell'interfaccia IDE di A1200 e A4000 limitano parzialmente le prestazioni. E' raro che uno di questi hard disk moderni risulti totalmente incompatibile con Amiga, ma a volte per far riconoscere l'hard disk al boot e' necessario resettare Amiga ripetutamente (spostando i jumper dell'hard disk il problema potrebbe sparire). Ad esempio, Giovanni Alfano ha sostituito il Seagate ST3144 originale del suo A4000 con un hard disk Quantum Lightning 730A, ma al boot l'hard disk non viene visto ed occorre un secondo reset per avviare il computer. Purtroppo si tratta di un problema relativamente comune dovuto ad un noto bug della scsi.device di tutte le versioni del Kickstart di A4000 e A1200, che controlla la presenza dell'hard disk per un tempo troppo breve. Normalmente il bug passa inosservato, ma con alcuni modelli di hard disk provoca il difetto che ha osservato Giovanni oppure quello segnalato da Ivo Brugnera (hard disk riconosciuto all'accensione ma non al reset). Le possibilita' di intervento sono poche: innanzi tutto si puo' provare a scambiare tra di loro gli hard disk master e target agendo sui relativi jumper e quindi lanciando Hdtoolbox e registrando il cambiamento. Affinche' AmigaDOS continui a fare il boot dall'hard disk desiderato, basta assicurarsi con le Advanced Options di Hdtoolbox che la partizione scelta sia l'unica con il checkmark sulla casella "bootable". Il fatto che la partizione si trovi sull'hard disk master o su quello slave non ha importanza. Un'altra possibilita' consiste nel tagliare il filo numero 1 (quello rosso, segnale di reset) della piattina dell'hard disk; infine si puo' provare a sperimentare con la posizione dei jumper. Il problema di Ivo, relativo ad un Conner CFS420A, e' dovuto al fatto che l'hard disk e' troppo veloce nel rispondere al reset quando ha gia' il motore in moto. Di solito sparisce inserendo il jumper A/C, ma tutto dipende dalla revisione delle ROM sull'elettronica dell'hard disk (quella del disco di Ivo dovrebbe andar bene). In alternativa prima di resettare basta spegnere il motore dei dischi con l'apposito comando, reperibile nel pubblico dominio. La posizione corretta dei jumper e' stampata sull'etichetta del disco, e per identificarli basta leggere le scritte di colore bianco o giallo sull'elettronica dell'hard disk. E' invece un po' meno semplice affiancare il nuovo hard disk al vecchio. Su A1200 il cavo piu' lungo (necessario per il montaggio esterno della nuova memoria di massa) potrebbe scatenare problemi di carico eccessivo, ed inoltre non tutte le combinazioni tra hard disk IDE ed EIDE sono permesse (dipende da marca e modello degli hard disk) o consentono il pieno sfruttamento delle prestazioni. Volendo aggiungere anche un lettore CD-ROM, le sole soluzioni per conservare entrambi gli hard disk senza ricorrere ad un lettore PCMCIA sono il sistema VOB (Amiga Magazine 66, news) e il cavo opzionale per atapi.device, che comunque non risolve eventuali problemi di carico elettrico eccessivo sull'interfaccia IDE dovuti a una sfortunata combinazione di periferiche. Non conosciamo i modelli di produzione orientale citati da Alfredo, quindi non ci e' possibile affermare se sono compatibili con l'atapi.device. Il prezzo di LIT. 250.000 per un hard disk IDE da 1Gb, che Alfredo afferma essere rappresentativo di quelli pubblicati da negozi specializzati in sistemi MS-DOS compatibili (in contrapposizione con le cifre piu' elevate dei negozi Amiga), francamente ci pare inferiore a quello di mercato corrente. Nel mondo dei PC compatibili e' ormai possibile scegliere con sufficente sicurezza i componenti standard come memorie, hard disk e lettori CD, tuttavia bisogna prestare molta attenzione nel comparare le offerte. Spesso le cifre non includono l'I.V.A. (19%) o si riferiscono ad offerte valide solo assieme all'acquisto di un PC nuovo. Ricordiamo che Amiga non e' in grado di eseguire i titoli multimediali per altre piattaforme o quelli specifici per il CDTV/CD32 (a meno di utilizzare emulatori); pero' con i programmi adatti si possono utilizzare tutti i CD che contengono immagini, suoni e altro materiale multimediale anche se non vengono dichiarati esplicitamente per Amiga. Alfredo chiede anche se e' possibile installare schede grafiche sull'A1200. Naturalmente la risposta e' affermativa, ed anzi esistono due modi per farlo. La prima possibilita' consiste nell'usare il cabinet tower o minitower prodotto da Micronik (importato in Italia da DB Line e recensito sul numero 71) o quelli della tedesca RBM o Eagle Computer Products, nel quale si puo' inserire una comune scheda grafica Zorro 2. La seconda possibilita', piu' pratica, sarebbe una scheda grafica da inserire nello slot PCMCIA: purtroppo era prodotta da GVP ed e' temporaneamente fuori commercio. Da qualche mese lo standard PCMCIA ha cambiato nome per riflettere meglio la sua versatilita': approfittando della pubblicazione delle specifiche della nuova versione a 32 bit, e' stato ribattezzato "PC Card". Le tecniche per collegare un floppy drive standard per PC compatibili all'Amiga sono state gia' ampiamente trattate su queste pagine. Francesco Albertini vuole un chiarimento sull'installazione degli hard disk nell'A1200: il suo dubbio riguarda le capacita' di erogazione di tensione della porta drive e del connettore di alimentazione del floppy interno di A1200, che teme possano essere insufficienti per un Conner CFS210A. In realta' (salvo guasti) le tensioni di alimentazione delle periferiche restano sempre fisse sui valori standard (+5 e +12 volt), mentre sono le correnti assorbite (misurate in ampere) che potrebbero essere eccessive. Sul manuale di A1200 il connettore per il floppy drive esterno e' specificato per erogare una corrente di appena 250 milliampere sulla linea a tensione di +5 volt e di 160 milliampere sulla linea a +12 volt, mentre il connettore del floppy drive interno non e' specificato. Tuttavia le Hardware Design Guidelines a suo tempo pubblicate da Commodore precisano che il vero limite e' dato dal budget per le espansioni, che poi e' lasciato non specificato: sul documento appare solo la corrente erogabile dal pettine posteriore, che e' di 250mA (???) a +5V, 25mA (???) a +12V e 25mA (???) a -12V. I punti interrogativi non sono nostri, ma una fedele trascrizione della tabella Commodore. La pratica dimostra che e' il caso di preoccuparsi solo se Amiga comincia a bloccarsi o malfunzionare. Per piccoli sovraccarichi come quello provocato da CFS210A non ci sono problemi, in quanto le piste del circuito stampato sono dimensionate per sopportare correnti molto piu' elevate. La loro fusione si verifica solo in caso di cortocircuito o tentativo di alimentare un carico realmente eccessivo (ad esempio un vecchio hard disk da 5.25 pollici). Per collegare un lettore di CD-ROM ATAPI non e' indispensabile spostare i jumper sull'hard disk. Dipende dal modello, ma in genere il CD-ROM va configurato come slave e l'hard disk come master o lasciato in posizione single. Per dotare l'hard disk di una spia di attivita' autonoma bisogna necessariamente collegare il LED alle piazzole o jumper previste sul suo circuito stampato, infatti sul pettine AT-bus e' presente solo un segnale globale valido per tutte le periferiche (e' quello collegato alla spia di A1200). Al momento Amiga Technologies non ha ancora deciso se rifornire di ricambi i centri di assistenza ex-Commodore, quindi per ora il nuovo SuperBuster non e' disponibile attraverso "canali ufficiali". Infine, l'ultima domanda di Giovanni Alfano riguarda l'utilizzo di un lettore CD-ROM Mitsumi FX400 con una scheda Tandem: c'e' bisogno di un'apposita versione del device ATAPI, che puo' essere richiesta al distributore della scheda. Ivo chiede infine perche' non e' possibile tenere dischetti HD in entrambi i drive usando programmi di backup. Si tratta di un noto difetto della circuiteria che segnala la presenza di un dischetto HD nel drive, quindi non e' risolvibile ma solo aggirabile dai programmatori dei software. Tempo fa era stata rilasciata su Aminet una patch che corregge alcuni difetti della gestione dei floppy HD. Giulio Ceriola chiede come mai la sua espansione di memoria AlfaRAM1200 pur essendo dichiarata autoconfigurante non e' visibile nella lista di espansioni del bootmenu'. Su Amiga esistono due tipi di espansioni riconosciute automaticamente: quelle di cui il Kickstart possiede gia' le routine di gestione, e quelle generiche che usano il protocollo Autoconfig (hanno bisogno di una ROM o libreria aggiuntiva per essere utilizzate). Al primo tipo appartengono le risorse su motherboard (ad esempio il controller per hard disk integrato e la Fast RAM di molte acceleratrici), che al boot vengono vengono abilitate prima delle schede Autoconfig e non appaiono nell'elenco del bootmenu'. Le schede Zorro normalmente sono risorse del secondo tipo, e poiche' seguono il protocollo di identificazione Autoconfig possono essere visualizzate durante il bootmenu'.