Altri articoli sul numero 72 Se si decide di costruire da se' l'hardware seguendo le dettagliate istruzioni degli autori il lavoro procedera' senza problemi; ma sarebbe utile fare qualche modifica per personalizzarlo. Prima di tutto conviene collegarlo all'Amiga con un cavetto lungo almeno 150 cm, in modo da essere liberi di posizionarlo nel punto piu' favorevole per la propagazione degli infrarossi. Provando il circuito abbiamo notato che la cosa che crea piu' problemi e' la luce dei LED emettitori captata dal sensore infrarosso, che puo' accecarlo. Di conseguenza sensore ed emettitori devono essere ben distanti tra loro, possibilmente orientati verso direzioni opposte; se nonostante cio' l'apprendimento dei codici e la ricezione dei dati dal telecomando fosse difficile, provare a coprire con scotch nero i LED infrarossi. Non tutti i LED infrarossi sono uguali: possono avere due diversi "colori" (lunghezza d'onda di 950 nm oppure 880 nm). Durante le prove abbiamo notato che la maggior parte degli apparecchi preferisce i 950 nm, ma alcuni sono vistosamente piu' sensibili agli 880 nm. Anche potenza e angolo di emissione del LED puo' variare (e' consigliabile che sia attorno ai 20-30 gradi, come per i telecomandi). Un LED da 880nm adatto allo scopo e' SFH485 (codice RS 585-242), mentre la versione da 950 nm e' LD274 (codice RS 195-669; di colore quasi nero, nei negozi e' il "LED infrarosso" per eccellenza). Per portate extra ne esistono di piu' potenti e costosi, ad esempio OD880L da 880nm che regge ben 3 ampere di picco (codice RS 195-445); se usato a fondo, e' necessario inserire il suo corpo metallico in un dissipatore di calore. La portata e' infatti il problema principale di questo genere di progetti: ogni ricevitore infrarosso ha un filtro che elimina le frequenze non prodotte dal suo telecomando, per evitare interferenze con gli altri apparecchi di cui sono piene le nostre case. Tuttavia i software come Infrarexx dovendo essere di uso generale non possono calibrare alla perfezione la frequenza generata sul preciso valore del particolare apparecchio, quindi bisogna compensare la condizione di "fuori centro" del filtro con una potenza di emissione maggiore. Invece di usare LED piu' potenti (che richiedono la sostituzione del MOS BS170 con uno maggiorato e la diminuzione di valore della resistenza in serie, da 18 ohm sullo schema originale ) si ottiene lo stesso risultato replicando tutto il circuito di uscita che si collega al pin 11 del chip HEF4093. Per evitare possibili problemi con combinazioni sfavorevoli di tolleranze e migliorare l'efficenza, conviene seguire qualche piccolo accorgimento aggiuntivo: Il condensatore da 22 microfarad deve essere al tantalio e saldato fisicamente vicino alla resistenza da 18 ohm; molti ricevitori preferiscono impulsi meno aguzzi, e per ottenerli basta collegare il positivo del condensatore sull'altro capo della resistenza (cioe' direttamente sulla tensione di 5V) e abbassare il valore della resistenza (4.7 - 10 ohm possono andar bene). Tra il pin 11 dell'HEF4093 e il gate del MOS si puo' mettere una resistenza di protezione da 1000 ohm e infilare una perlina di ferrite sul terminale di gate per smorzare le oscillazioni parassite. Non portare in giro per il contenitore i segnali dei LED con lunghi fili, ma saldare i relativi piedini direttamente allo stampato. Il MOS consigliato e' facilmente reperibile (codice RS 641-932), ma e' poco adatto al compito richiesto. Puo' essere sostituito con qualsiasi equivalente: ad esempio il molto migliore ZVN4306A (codice 841-299) che ha la piedinatura rovesciata (la parte stondata va rivolta dal lato opposto rispetto al BS170); oppure con altri come BSS296, che e' piu' economico ma sempre migliore del BS170. Deve sopportare almeno 500mA con tensione di accensione compresa tra 2.5 e 3.5 volt. Il sensore infrarosso SFH506 e' un best seller prodotto da Siemens e non e' difficile da trovare, addirittura tra il materiale di recupero. Un equivalente con sensibilita' inferiore e' l'IS1U60 prodotto da Sharp e usato in molti TV (codice RS 577-897). Ha la piedinatura leggermente diversa: appoggiandolo sul tavolo con la lente verso l'alto e i piedini rivolti verso di se', il terminale di sinistra e' l'uscita, quello al centro la massa e quello di destra l'alimentazione (la resistenza da 330 ohm dello schema posta sulla sua alimentazione si sostituisce con una da 22 ohm). Ricordiamo che RS Components (tel. 02-27.425.425) e' un distributore professionale, e pur non fissando una quantita' minima agli ordini puo' emettere fatture solo a soggetti con partita IVA (qualsiasi attivita'). I privati possono rivolgersi presso un negozio di elettronica che provvedera' a fare l'ordine.