Altri articoli sul numero 79 Alessandro Boccabella ha un A4000 ben espanso, ma non riesce a far convivere un magneto-ottico IBM MB3125A da 128Mb con in resto della catena SCSI. Dopo molte prove e' stato possibile utilizzarlo solo con una sequenza ben precisa di accensioni delle periferiche ed usando una sola cartuccia. Nonostante cio' il boot resta terribilmente lento e laborioso, il bus SCSI non e' ben stabile e restano dei dubbi sul modo migliore di dichiarare la capacita' della cartuccia, visto che i normali programmi diagnostici non sanno come gestirlo. Il controller SCSI utilizzato e' l'Oktagon 2008, e la scheda grafica una Picasso 2 con monitor 1950. I magneto ottici IBM hanno sempre dato qualche problema di gestione con la maggioranza dei controller Amiga, riuscendo a funzionare in modo soddisfacente solo con i piu' evoluti (categoria a cui non appartiene il pur valido Oktagon) o con catene abbastanza scariche. Probabilmente spendendo parecchio tempo, denaro ed energie si riuscirebbe a far funzionare sull'A4000 di Alessandro anche l'MB3125A; ma noi non consigliamo di farlo. Lo standard M.O. con cartucce a 128Mb e' una vittima eccellente del progresso tecnologico: a pochi anni dalla sua introduzione e' gia' commercialmente morto, e il formato e' usato solo per compatibilita' con il passato. Per restare sulla tecnologia M.O. conviene passare ai nuovi modelli da mezzo Gb e oltre (magari il Fujitsu compatibile con le cartucce da 128Mb), mentre sul fronte dei 100Mb di capacita' Iomega ZIP drive e Syquest EZ-drive garantiscono velocita' almeno tripla con costi di gran lunga inferiori senza problemi di compatibilita' col controller Oktagon. Secondo noi, piuttosto che investire per modificare una catena SCSI sostanzialmente equilibrata, e' meglio disfarsi al piu' presto del drive IBM (che puo' funzionare correttamente in altre configurazioni) finche' conserva un residuo di valore. Comunque, volendo fare qualche estremo tentativo si puo' provare a riorganizzare la catena SCSI, spostando terminatori e periferiche ed eventualmente sostituendo i cavi come piu' volte descritto in questa rubrica. Il monitor 1950 e' piu' che sufficiente per un comodo utilizzo della scheda grafica Picasso II a risoluzione massima di circa 800 x 600 pixel. Per lavorare a risoluzioni superiori sarebbe vantaggioso affiancargli un S-VGA da 17 pollici.