Altri articoli sul numero 59 Articoli sullo stesso argomento Avere un gran numero di dispositivi SCSI crea problemi di posizionamento, consumo e riscaldamento notevoli a meno di non possedere un Amiga tower. Il problema e' peggiore sugli A3000, che non hanno spazio per installare internamente CD-ROM e streamer da 5.25 pollici, e sugli A4000/040, che hanno una CPU bollente e una ventola misera. Si potrebbero acquistare solo periferiche esterne o piccoli box per hard disk SCSI, ma alla fine il sistema assomiglia ad uno scatolone di cavi nel quale e' caduta una collezione di scatolette; ci sono centinaia di contatti soggetti a ossidarsi e il valore di cavi e box supera quello delle periferiche! La soluzione piu' pratica ed economica sfrutta il solito cabinet per IBM compatibili, ma organizzato bene. Nell'Amiga si deve lasciare solo l'hard disk di boot, che se e' SCSI va collegato al connettore a pettine interno del controller. Se il suo cavo piatto e' lungo meno di 10 centimetri si devono rimuovere i terminatori dall'hard disk, altrimenti vanno rimossi dal controller. Tutte le altre periferiche vanno installate nel cabinet, con alimentatore di potenza adeguata ma non esagerata: se eroga meno del 10% della potenza massima funziona male. Per correggere il problema sarebbe sufficiente collegare una lampadina da automobile da 20W o 45W sulla linea a 12V, che si puo' usare anche per alimentare un amplificatore stereo autocostruito o da auto. Per distribuire il bus SCSI dentro il nuovo cabinet si usa una piattina a 50 poli terminata ai due estremi con connettori Centronics 50 poli femmina a crimpare del tipo con due fori di fissaggio ai lati: rappresenteranno l'ingresso e l'uscita del bus SCSI. Non sono facilmente reperibili nei negozi perche' costosi, ma si possono ottenere per ordinazione: la maggioranza dei fornitori dei negozi di componentistica (Elcart, RS, Distrelec...) li hanno a magazzino. Possono sembrare un spreco, ma si ripagano ampiamente col risparmio di tempo e fatica ottenibile la prima volta che si deve spostare tutto o aggiungere qualcosa. Vanno avvitati con bulloncini M3 su un pezzo di lamiera rigida piu' largo, che potra' essere facilmente fissato al mobile nella zona dei coperchi degli slot. Lungo la piattina si crimpano un po' di comuni connettori femmina a pettine per le periferiche interne, a distanza fissa di 10 o 15 centimetri. Tutti i terminatori vanno levati: la terminazione del bus si realizza con un terminatore esterno passante (cioe' dotato di connettore Centronics maschio da un lato e femmina dall'altro) da inserire sul connettore "uscita SCSI". Ne esistono sia di passivi che di attivi. All'altro connettore andra' collegato un cavo sistema SCSI schermato standard (connettore a 25 poli dal lato Amiga e Centronics a 50 dall'altro; reperibile in tutti gli Apple center e negozi piu' forniti). Fornendo all'Amiga i 220V dalla presa asservita del cabinet, basta agire sull'interruttore di quest'ultimo per accendere e spegnere tutto contemporaneamente, come e' richiesto per la corretta inizializzazione del bus. Eventuali problemi si risolvono in un attimo: Essendo tutto il cablaggio crimpato, non si corre il rischio di bruciare qualcosa sbagliando i collegamenti. Per riarrangiare una disposizione delle periferiche incompatibile si inverte il ruolo dei due connettori Centronics a 50 poli oppure si cambia di posto il terminatore o infine si collegano le periferiche interne ad altri connettori liberi. Per aggiungere periferiche esterne o portatili (scanner, CD-ROM) basta collegarle con un cavo SCSI a 50 poli Centronics-Centronics standard e spostare il terminatore esterno dietro alla nuova periferica; se si cambia il controller con uno che usa la presa SCSI2 ad alta densita' o quella Centronics (Fastlane, DKB4091) basta sostituire il solo cavo sistema con un'altro facilmente reperibile gia' fatto. Se si vuole aggiungere una periferica interna, basta toglierle i terminatori e attaccarla ad un connettore libero. Si puo' anche portare tutto quanto da un amico, lasciando l'Amiga utilizzabile perche' contiene l'hard disk con il sistema operativo. Nel cabinet resta tantissimo spazio per conservare al sicuro terminatori e documentazione delle periferiche (funzione dei jumpers, ecc.). Salvo che per l'ingombro e per l'estetica ("...Anche tu hai comperato il PC?..."), questa soluzione e' preferibile anche all'acquisto di un case tower specifico per Amiga: costa meno; si possono collegare in blocco tutte le periferiche ad un altro Amiga spostando un solo cavo; essendo il cabinet privo di schede, ha tantissimo spazio libero e quindi e' piu' facile lavorare al suo interno e si scalda poco. Si puo' ricorrere ad un vecchio cabinet 286 usato o a un cabinet clone qualsiasi (minitower e' piu' comodo), ma quando il valore delle periferiche e' considerevole conviene affidarsi ad un alimentatore sicuro (marchiato da IMQ o altri enti) e scegliere un prodotto che non costringa a lavori di carpenteria per ridare una forma standard ad alloggiamenti taglienti e forgiati alla meno peggio, che magari ha anche la tendenza a tranciare le dita del proprietario (certi cabinet con apertura a scatto sono micidiali). Coloro che non riescono a resistere senza aprire tutto almeno una volta alla settimana dovrebbero scegliere uno dei recentissimi cabinet con fissaggio di periferiche e carrozzeria a pressione (senza viti) oppure su binari.