Altri articoli sul numero 62 Articoli sullo stesso argomento Emiliano Cavicchioli chiede se l'alimentatore del suo A1200 sara' in grado di sopportare un secondo floppy drive HD esterno, visto che al 1200 sono gia' collegate una scheda Blizzard 1230 II 4Mb, un hard disk e un vecchio drive esterno Commodore. Una risposta precisa si puo' dare solo misurando le correnti effettivamente assorbite dall'Amiga e dalla periferica, e confrontandole con quella che il particolare modello di alimentatore e' in grado di erogare. In linea di massima non ci sono limitazioni sul numero di floppy drive esterni se tutti sono del tipo a basso consumo, che non usa la linea a +12V. I drive Commodore sono di vecchia concezione, quindi se l'A1200 e' gia' espanso e munito di Hard Disk bisogna rinunciare al vecchio drive, ma questa non e' una regola matematica! Si puo' sempre fare un tentativo: se il sovraccarico e' notevole l'alimentatore non si accende. Se e' modesto l'Amiga funziona ma e' soggetto a frequenti blocchi di sistema (es: 8000 0004) o errori di lettura. In queste condizioni la temperatura dei circuiti dell'alimentatore e' piu' alta del normale e la sua affidabilita' si riduce fino all'inevitabile guasto a qualche mese di distanza, a meno che non si provveda a raffreddarlo. Tommaso Gnerre chiede se e' rischioso utilizzare con A1200 un vecchio alimentatore per A500: come gia' piu' volte scritto in questa rubrica, i due alimentatori sono interscambiabili e non si corre alcun pericolo (sempre che l'alimentatore dell'A500 non si sia starato nel corso degli anni). A500, A500+, A600 e A1200 in configurazione base funzionano con qualsiasi permutazione dei rispettivi alimentatori, le cui differenze determinano solo le possibilita' di espansione. Commodore non controllava le macchine che uscivano dai suoi stabilimenti, e una discreta percentuale veniva spedita con l'alimentatore gia' rotto oppure assente. Contando sull'interscambiabilita', e conoscendo i ritardi biblici per le permute, alcuni grossisti acceleravano i tempi infilando nelle confezioni rese il primo alimentatore che avevano sottomano. Quindi in caso di scambio non c'e' da stupirsi o ritenere che la colpa sia per forza del negozio (in realta', di solito lo scambio e' vantaggioso). Commodore stessa aveva usato per la prima serie di A1200 degli alimentatori marchiati "A600". Sulla targhetta dell'alimentatore e' inciso il modello di computer a cui abbinarlo perche' in alcuni paesi e' richiesto dall'omologazione per la messa in commercio, ma cio' non ha significato tecnico. Non contano neanche peso, forma o colore: hanno importanza solo lo specchietto delle correnti stampato sul fondo e la tensione di rete (anche questa e' indicata chiaramente). Infatti gli Amiga di importazione parallela provenienti dalla Germania e dall'Olanda (e gli A3000T) sono previsti per funzionare a 240V, e in casi sporadici non si adattano bene alla tensione dell'ENEL. Commodore usava diversi tipi di alimentatore anche per lo stesso modello di Amiga: il piu' potente e' in dotazione ad alcune serie di A500 e fornisce la rispettabile corrente di 4.5A a +5V e 1A a +12V, mentre il piu' debole e' quello abbinato di solito ad A600. Per sostituire un alimentatore originale rotto o troppo debole ci si puo' anche procurare un vecchio alimentatore da 60-100W per XT o IBM PC-2 (costo medio: 10.000 lire), tagliare via i cavi superflui e cablare i contatti in accordo alle figure di queste pagine; usando il cavo di alimentazione dell'alimentatore Commodore e una morsettiera da elettricista non c'e' neanche bisogno di fare saldature. Naturalmente e' un'operazione che solo i piu' esperti possono tentare, sia perche' un errore di collegamento provocherebbe la bruciatura di tutto l'Amiga (stare particolarmente attenti a non confondere distrattamente la tensione negativa con la massa) sia perche' dentro l'alimentatore ci sono tensioni pericolose e un cablaggio improprio potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza dell'utilizzatore.