Altri articoli sul numero 38 Articoli sullo stesso argomento I monitor piu' economici, dotati di comandi esterni con un campo di azione limitato, possono andare in crisi e fornire risultati deludenti se connessi ad un Amiga cosi' come sono venduti. Il problema piu' comune che sorge quando si vuole visualizzare il modo productivity o una immagine deinterallacciata consiste nella presenza di due zone verticali nere ai bordi dell'immagine perche' il comando di ampiezza orizzontale del monitor e' insufficiente. In molti monitor cio' e' voluto, e infatti il manuale allegato riporta un dato di superficie utile minore di quella del tubo catodico (un caso tipico sono i monitor 14'' aventi area utile di 13''). Infatti mentre nei monitor standard di Amiga e' consuetudine regolare di fabbrica la dimensione del raster (l'area illuminata dal fascio elettronico) in modo che debordi dallo schermo, nei monitor IBM e di conseguenza in quelli compatibili una tradizione risalente agli anni '60 impone che il raster sia solo nella zona centrale dello schermo, e di conseguenza la circuiteria video non genera un bordo ampio come quello di Amiga. Il problema e' particolarmente grave nel modo productivity, poiche' qui l'overscan disponibile e' minimo e resta un bordo molto spesso, a differenza di quanto accade con le immagini deinterallacciate. La prima soluzione, possibile solo con il Denise ECS, consiste nell'usare uno dei tanti programmi PD che attivano l'immagine proveniente dal genlock proprio in corrispondenza del bordo: se nessun genlock e' collegato il bordo sara' nero come su un IBM. La seconda soluzione richiede l'apertura del monitor per provvedere alla taratura dell'induttore che controlla l'ampiezza orizzontale, in modo che il monitor faccia debordare il raster. E' una operazione semplice, ma invalida la garanzia del monitor e richiede un minimo di pratica per evitare di fare danni. La procedura esatta dipende dalla marca e modello del monitor, e produce buoni risultati sia nei NEC 3D che nei Commodore 1950 e nei CTX.