Altri articoli sul numero 85 Articoli sullo stesso argomento Molti Amiga stanno raggiungendo l'eta' degli acciacchi; di solito si manifestano gradualmente oppure in occasione di un aggiornamento che porta al tracollo qualche elemento gia' compromesso. Normalmente per la riparazione basta un'intervento di modesta complessita', che puo' essere effettuato anche da chi non ha molta esperienza. Marco Caporarello segnala uno dei difetti piu' tipici: il suo A4000LC non conserva l'orario, e ad ogni accensione riparte dal giorno 18 settembre 1996. Cio' e' particolarmente sgradevole perche' ostacola la corretta gestione della posta elettronica Fidonet o Internet, dove i messaggi inviati devono avere data corretta. Per assicurarsi che la data di sistema sia sempre esatta ad ogni boot, basta installare nella user-startup l'apposito programmino PD disponibile su Aminet che segnala ogni variazione di data eccessiva. Quando l'orologio alimentato a batteria non funziona la causa piu' comune e' la batteria scarica; molto piu' raramente si tratta del piccolo quarzo tubolare saldato vicino al clock-chip. L'orologio/datario degli Amiga 2000, 3000 e 4000 utilizza una pila che si carica solo mentre il computer e' acceso. E' normale che dopo un lungo inutilizzo (oppure in caso di accensioni saltuarie) non abbia il tempo di immagazzinare una quantita' di energia sufficiente a mantenere in funzione l'orologio. Su A3000 e A3000T la stessa pila memorizza la configurazione di lavoro del Ramsey e del controller SCSI integrato, percio' la sua scarica puo' causare anche degrado di prestazioni, mancato boot o errori di accesso ai dischi. La data iniziale a batteria scarica e' quella dell'ultimo aggiornamento al root block del disco di avvio. L'orologio a batteria viene letto esclusivamente al momento del boot, per aggiornare il real time clock contenuto in uno dei CIA. Da quel momento, i due orologi procedono in parallelo alimentati da segnali di clock diversi, ma solo quello nel CIA e' usato da AmigaDOS. Per valutare la loro precisione, ed eventualmente l'opportunita' di eseguire un comando "setclock load" di tanto in tanto per risincronizzarli, basta utilizzare il programma Clocktool reperibile su Aminet. Su alcuni modelli di motherboard in prossimita' del quarzo c'e' un regolatore miniaturizzato per tarare la velocita' dell'orologio a batteria; la velocita' dell'orologio nel CIA invece e' fissa. Se la batteria non si ricarica neppure tenendo l'Amiga acceso per 8 ore consecutive, oppure se mostra segni di corrosione (lanuggine o croste bianco-verdi sui poli), dev'essere sostituita con un elemento al nickel-cadmio da 3.6 volt per circuito stampato a tre piedini, con capacita' compresa tra 40 mAh e 150 mAh. Naturalmente le sue dimensioni devono essere compatibili con lo spazio a disposizione; vanno bene anche le pile NiCd standard usate sulle motherboard 486 piu' vecchie. Per sostituirla bisogna smontare la piastra madre dal cabinet e saldare la nuova batteria al posto della vecchia, che verra' dissaldata dalla faccia inferiore con un comune aspirastagno manuale. La sostituzione diretta senza smontaggio e' riservata esclusivamente alle persone piu' esperte e munite dell'attrezzatura necessaria. Infatti su A4000 la vicinanza dei fragili zoccoli SIMM richiede una certa abilita', mentre pretendendo di usare un saldatore non termostatato per scaldare la pila dal lato componenti si potrebbe carbonizzare il circuito stampato.