Altri articoli sul numero 39 Articoli sullo stesso argomento E allora come mai il modo superhires a 1280 per 256 pixel si puo' visualizzare anche con il monitor standard? Cio' dipende dal fatto che i monitor multisync sono per comodita' classificati solo sulla base del modo video IBM che sono in grado di supportare, ma in realta' sono caratterizzati da molti piu' parametri. Precisamente, le caratteristiche principali che definiscono un monitor sono : la dimensione, la gamma di frequenze "verticali" o "di quadro" e la gamma di frequenze "orizzontali" o "di riga" che e' in grado di sincronizzare; il tipo di ingresso (analogico, digitale...); la banda passante; e per i monitor a colori anche il "dot pitch", cioe' la distanza tra due puntini elementari dello stesso colore. Per quanto riguarda le frequenze di riga e di quadro, la tabella 1 mostra le frequenze piu' usate. Osservate come le frequenze VGA siano leggermente diverse dalle frequenze standard Amiga deinterallacciate: cio' causa problemi con monitor non abbastanza "elastici". Le frequenze dei modi VGA superiori a 640 per 480 pixel non sono standardizzate. Sia gli Amiga dotati di ECS che alcune schede VGA possono alterare a piacere via software le frequenze orizzontali e verticali, risolvendo cosi' ogni problema di compatibilita' e garantendo il massimo sfruttamento del monitor multisync. Per lo schermo del Workbench il sistema operativo 2.04 e successivi mettono a disposizione i file di definizione del monitor e i comandi "bindmonitor" e "addmonitor"; altrimenti la ICD vende un apposito software funzionante anche con kickstart 1.3. Quando si parla di monitor 800 per 600 o 1024 per 768 in realta' si sta' specificando la coppia di frequenze associata a quel modo video della VGA. Il modo Superhires utilizza le frequenze dello standard PAL o NTSC, percio' e' correttamente sincronizzato da tutti i monitor che le supportano; il modo 1024 per 768 o 1280 per 1024 generato dalle schede VGA usa delle frequenze molto piu' alte, per non stancare la vista. Attualmente i monitor multisync sono di due tipi: il primo tipo, da piu' tempo sul mercato, sincronizza le frequenze di linea comprese tra 15Khz e 32Khz, corrispondenti al 1024 per 768 interallacciato, e puo' visualizzare tutti i modi ECS di Amiga anche senza deinterallacciatore; il secondo tipo comprende la maggior parte dei monitor attuali e sincronizza le frequenze di linea comprese tra 30Khz e 35Khz, corrispondenti al 1024 per 768 non interallacciato o 1280 per 1024 della scheda super VGA. Non e' affatto scontato che un monitor 1024 per 768 riesca davvero a mostrare tutti quei pixel! La definizione effettiva dipende dalla banda passante, che in genere nei monitor attuali non e' mai un fattore limitante, dal dot pitch e dalla dimensione dello schermo. Se il dot pitch e' di 0.28 millimetri e la larghezza utile dello schermo sono 24 centimetri, una semplice divisione mostra che i puntini elementari su una fila sono 857, percio' (anche se in effetti le cose sono piu' complicate) sicuramente non e' possibile distinguere 1024 pixel: occorre un dot pitch piu' piccolo o una grandezza dello schermo maggiore. Nell'uso con Amiga puo' infine essere utile anche un ingresso videocomposito, prezioso per lavori di desktop video, digitalizzazioni, per collegare un sintonizzatore TV e per usare le schede come la DCTV. In genere i monitor multisync non ne dispongono (anche se ci sono modelli che ne sono dotati, sono molto difficili da reperire), ma esistono degli splitter RGB separati di costo non troppo alto , in genere abbinati a dei sintonizzatori TV. Come ultima regola bisogna tener presente che il monitor Amiga standard utilizza la stessa tecnologia e gli stessi componenti impiegati in ambito televisivo, dunque prodotti in grande quantita' a basso prezzo e collaudati da anni. Un monitor Multisync o VGA invece usa componenti speciali disponibili da poco e non ancora perfezionati al livello di quelli televisivi. Difetti come ombre colorate, linee piegate, poca luminosita', forte sfarfallio in modo interallacciato sono tuttora evidenti nei monitor multiscan piu' economici, e spesso variano da esemplare ad esemplare. Prendere un monitor ancora imballato, confidando che sia uguale a quello in esposizione, puo' essere un grave errore.