Altri articoli sul numero 62 Articoli sullo stesso argomento La vita di un hard disk e' determinata da quattro fattori: il numero di accensioni e spegnimenti del motore che mette in rotazione i piatti, il numero di ore in cui resta acceso (non importa se utilizzato o no), la sua eta', la temperatura a cui viene fatto funzionare. I produttori specificano indipendentemente questi parametri, ricavando i dati da modelli matematici che si basano sui risultati del test di invecchiamento accelerato sui prototipi in laboratorio e dall'esperienza. L'ambiente in cui l'hard disk e' installato deve rispettare i limiti forniti dal fabbricante, altrimenti i valori dichiarati non sono piu' validi. Evitando le condizioni estreme (altitudine superiore a 3000 metri, umidita', eccessiva temperatura dovuta a ventilazione inefficente, vibrazioni, fumo e polvere eccessivi) la durata media e' di una decina d'anni. Gli hard disk moderni sopportano bene gli urti, a differenza di quelli di 5-6 anni fa, e non hanno piu' bisogno di parcheggiare le testine. Di conseguenza i parametri che piu' limitano la vita degli hard disk sono l'eta' e il numero di accensioni e spegnimenti. Per un hard disk da 3,5 pollici vengono in genere permessi almeno 10.000 accensioni e spegnimenti, che diventano oltre 100.000 per i modelli piu' recenti e quelli da 2,5 pollici. Tutti gli hard disk SCSI e oltre il 90% degli AT-bus hanno la possibilita' di spegnere il motore via software, come spiegato su Transaction. Il movimento delle testine non causa usura significativa; possono compiere decine di miliardi di movimenti senza problema. L'eta' causa smagnetizzazione e sbriciolamento dei magneti del motore voice-coil (sono potenti, ed estrarli da una carcassa e' divertente), essicazione dell'olio dei cuscinetti a sfere di piatti e testina (sono sigillati e infilati in recessi inaccessibili, assolutamente non lubrificabili senza spaccare tutto), degradazione dell'ossido magnetico (dentro alla scatola sigillata dei modelli piu' pregiati c'e' un filtro dell'aria e un contenitore di essicante, ma con gli anni perdono efficacia), cancellazione del contenuto delle EPROM del firmware. Questi fenomeni sono inarrestabili, si verificano anche se l'hard disk non e' usato e fissano una "data di scadenza" di 8-20 anni circa a seconda della marca dell'hard disk e del luogo di conservazione: sono un problema solo per i collezionisti. La pratica mostra che i primi a cedere sono i cuscinetti, il magnete oppure la scheda elettronica, che di solito si guasta perche' l'hard disk e' stato messo in un posto senza ventilazione, era difettoso di fabbrica o e' stato ucciso da tecnici improvvisati (non e' difficile).