Altri articoli sul numero 39 Articoli sullo stesso argomento Nati con il Macintosh, diffusi universalmente tanto che fanno parte del cuore di alcuni Unix, oramai anche su Amiga e' in piena fioritura il settore degli "screenblanker", per ora solo shareware o PD ma forse in futuro anche commerciali, come sugli altri computer. Se lo scopo per cui sono stati installati e' quello di divertirsi a guardare frattali, linee, pesciolini che si muovono dolcemente sullo schermo nei momenti di pausa, non c'e' nulla da obbiettare. Pero' non e' affatto vero che sono cosi' utili per proteggere lo schermo. Il tubo catodico e' una grossa valvola, un anacronismo in un mondo di semiconduttori. Come tale, e' condannata comunque ad esaurirsi, per il solo fatto di essere usata. I meccanismi per cui diventa inservibile sono tre: 1) consumo del filamento, che assomiglia a quello di una lampada ad incandescenza. 2) consumo del catodo, l'elemento che "spara" gli elettroni nel vuoto, verso lo schermo. 3) consumo dei "fosfori", che convertono gli elettroni in luce. 4) formazione di macchie indelebili di "fosforo" bruciato sullo schermo. 5) magnetizzazione della maschera e conseguente apparizione di macchie colorate. Lo screenblanker interviene solo sui punti 2 e 3 , e marginalmente sul 4. Il filamento infatti resta acceso sempre, dunque continua a consumarsi con o senza screenblanker. Esso sarebbe intrinsecamente soggetto a uno shock ad ogni accensione, ma da decenni l'elettronica che lo alimenta e' realizzata in modo che cio' non avvenga. Il catodo e i fosfori vengono effettivamente salvaguardati solo se lo schermo e' totalmente buio : se avete regolato la luminosita' troppo alta cosicche' il colore nero non e' lo stesso che appare a monitor spento ma piuttosto un grigio scuro, lo screenblanker non puo' evitare il consumo. Macchie di fosforo bruciato nascono solo se si tengono contrasto e luminosita' al massimo o quasi e viene visualizzata per molte ore (ma anche pochi minuti, sugli schermi arcaici come quelli MDA IBM) una scritta troppo chiara. Per la verita' non conosco nessun monitor o televisore moderno privo del "circuito di limitazione del fascio" che serve proprio a evitare le bruciature: altrimenti su tutti i nostri televisori l'angolo in basso a destra sarebbe un collage permanente di simboli "RAI" "canale5" e cosi' via. Lo screenblanker puo' solo ritardare la bruciatura, non impedirla. Dopo il numero di ore fatale, il fosforo sara' bruciato comunque. Per il punto 5 di nuovo lo screenblanker non puo' nulla: state ben attenti a non appoggiare mai altoparlanti o altri magneti permanenti potenti su un monitor a colori, perche' rischiate di doverlo buttar via. Qualcosa si puo' fare con gli "smagnetizzatori", ma un tubo magnetizzato e' permanentemente rovinato. Inoltre lo screenblanker non puo' evitare il consumo di tutte le parti elettroniche del monitor. Il miglior screenblanker e' senza dubbio l'interruttore di accensione. Bibliografia: Samuel Seely : "Electron Tube Circuits" second edition; McGraw-Hill (1958) (Contiene anche una interessante sezione sui calcolatori digitali valvolari) Philips: Cathode-ray tubes databook ET5a 03-78 (1978)