Altri articoli sul numero 43 Il mouse Commodore "vecchio modello" internamente era realizzato in maniere molto diverse, ed alcune versioni erano purtroppo decisamente scadenti. Visti i prezzi e la scarsa reperibilita' dei mouse per Amiga, e' possibile risparmiare qualcosa adattando un mouse per altri computer. Il caso piu' semplice si ha con i mouse per Atari, dove basta scambiare tra loro i due fili che si collegano ai piedini 1 e 4 del connettore. I mouse di tipo BUS, cioe' quelli forniti con una scheda dedicata (da non confondere con i PS/2) necessitano solo della sostituzione del connettore con uno a 9 pin. Non esiste uno standard unico per il connettore di questi mouse ed e' consigliabile individuare sul loro circuito stampato il circuito di figura 3 (sempre presente) e collegare ogni filo al contatto avente eguale funzione su Amiga. In figura 2 per esempio sono riportate le connessioni necessarie per l'esemplare di trackman Logitech che ho esaminato. Attualmente solo i mouse piu' costosi (come i Logitech e i Microsoft) sono disponibili in versione BUS; la scheda ovviamente non serve a nulla con Amiga. Gli unici altri mouse che si modificano facilmente sono quelli per i quali esiste anche una versione BUS o Amiga e internamente sono predisposti al collegamento, anche se poi montano componenti aggiuntivi per le altre interfacce. Un esempio sono i mouse ottici prodotti dalla Mouse System e commercializzati con vari nomi, che avevano una versione MS-DOS chiamata "PC Mouse" e una Amiga chiamata "Boing optical mouse": si tratta di quelli forniti di serie con le workstation SUN SparcStation. Le versioni convertibili sono la M2 e la M3 (con le successive il produttore non ha piu' fatto la versione Amiga). Sul circuito stampato del mouse e' presente una fila di piazzole numerate: dopo aver rimosso il cavo che si collega al PC o alla SUN, basta saldare i fili del cavo a 9 conduttori in modo da avere le corrispondenze di tabella 1. L'hardware di Amiga riconosce anche il pulsante centrale del mouse, e si possono trovare programmi come "MMB" (sui fish disk 436 e 547) che lo rimappano come shift-click. Altri programmi riconoscono direttamente il tasto centrale (per esempio in Multiplayer equivale a iconify). Il mouse per C64 emula una paddle e solo il circuito stampato e' diverso dai mouse per Amiga (anche di questo mouse esistono tante versioni identiche solo nell'aspetto esterno e nel circuito elettrico). Per adattarlo occorre la stessa laboriosa procedura necessaria per i mouse seriali generici, quelli che si possono trovare anche a bassissimo prezzo. Bisogna individuare i conduttori che si collegano ai fotodiodi e collegarli al circuito di figura 2, che dovra' trovare posto dentro il mouse. Il chip originale puo' essere dissaldato ed ovviamente anche il cavo va sostituito! Se non ci si sente in grado di compiere l'operazione, si puo' usare il programma Optmouse (fish disk 445) che consente di usare un mouse seriale o una tavola grafica in standard Mouse System (oggi in disuso, ma molto comune due o tre anni fa) collegato alla porta seriale: non disabilita il mouse originale ma funziona in parallelo, e l'unico inconveniente e' un movimento leggermente a scatti come quello che si puo' notare nei cloni. Bisogna stare attenti a non collegare un mouse seriale alla porta joystick, per non bruciare sia il mouse che il microfusibile della porta.