Altri articoli sul numero 68 Articoli sullo stesso argomento Mariano Brandoli e' un appassionato di computer; ne possiede piu' di uno e lavora con tutte le piattaforme sul mercato. Ha espanso il suo A1200 con una Blizzard 1220/4, coprocessore a 33Mhz, hard disk 130Mb e monitor Microvitec 1438, ottenendo un risultato che ha definito "...con una comodita' d'uso e trasparenza di gestione del sistema e delle risorse ineguagliate". Tuttavia, da quando la Blizzard e' stata installata, Multiview sbaglia la riproduzione dei campioni sonori IFF di grosse dimensioni e l'audio di alcuni giochi e' incompleto, ma torna normale disabilitando la scheda. Non si puo' stabilire esattamente la causa da una descrizione cosi' generica, ma il sintomo fa pensare al solito problema che affligge molti hard disk AT-bus. Si corregge portando con HDtoolbox a 0xffff il parametro MaxTransfer di ogni partizione, e poi sostituendo gli eventuali file corrotti che si trovano sull'hard disk con una copia sana prelevata da dischetto. Cambiando il parametro MaxTransfer non si perde nessuno dei dati gia' presenti sull'hard disk; anzi quasi sempre abbassandolo si scopre che i file corrotti ritornano "magicamente" sani. Questo valore non viene impostato automaticamente al momento del partizionamento, perche' interferisce con il comando format di AmigaDOS impedendo la formattazione dell'hard disk (ma non quella veloce). Percio' al momento dell'installazione prima bisogna creare le partizioni lasciando scegliere ad HDtoolbox tutti i parametri; si formattano; e infine si lancia di nuovo HDtoolbox per correggere il MaxTransfer. L'unica conseguenza negativa sara' un lieve abbassamento della velocita' dell'hard disk, che non va misurata con sysinfo: quel benchmark e' del tutto inaffidabile. Poiche' l'interfaccia AT-bus e' direttamente controllata dalla CPU, sostituendola con una piu' veloce tutte le temporizzazioni cambiano. Non solo cambia la velocita' dell'hard disk (se non e' un modello davvero lento), ma lo stress aggiuntivo sull'interfaccia puo' scatenare il difetto latente. A seconda del modello di hard disk e acceleratrice il problema potrebbe non apparire mai, ma potrebbe altrettanto facilmente essere saltuario (come in questo caso) o persino devastante, con continui blocchi di sistema a meno di fare il boot e il lancio dei programmi dal floppy drive. Meglio portare subito il MaxTransfer a 0xffff e togliersi il pensiero. Un'altra causa di distorsione della riproduzione sonora non dipende dall'hardware, ma e' un problema del software un po' vecchio quando funziona con il Kickstart 3.0 o superiore. E' innescato dalla presenza di CPU potenti o dall'uso di un modo video diverso da quello che il programma immagina che sia impostato. In queste condizioni i programmi difettosi (es: Multiplayer 1.30) calcolano male i periodi dei campioni: cio' provoca una riproduzione a velocita' e tono scorretti, eventualmente con perdita di alcune note. Non ci sono molte soluzioni salvo usare altri "player", disabilitare le cache, o persino l'intera acceleratrice. Mariano Brandoli segnala anche un abbassamento intermittente di luminosita' del video, con comparsa di pixel spuri vaganti lampeggianti, che si verifica solo nelle risoluzioni in cui i chip custom fanno piu' accesso alla Chip RAM. La lettera segnala DBLPAL ed Euro72, ma in realta' questo difetto "classico" si manifesta anche nel modo PAL superhires a 256 colori che probabilmente Mariano non ha provato, convinto che si trattasse di un problema software o di virus. Invece e' causato da errori di accesso alla Chip RAM, che non fornisce i dati in tempo per Lisa. Si manifesta piu' facilmente a computer freddo (sparendo dopo qualche minuto dall'accensione) oppure in caso di surriscaldamento (o difetto, se e' persistente) dei chip custom. Quando si manifesta a freddo l'indiziato principale e' l'alimentatore, che potrebbe essere difettoso oppure non non riuscire ad erogare tutta la corrente necessaria ad un sistema espanso. Non serve a nulla disabilitare la scheda acceleratrice agendo sui suoi jumper: anche se inattiva, continua ad essere regolarmente alimentata, a consumare corrente e a scaldare. L'unica prova valida consiste nel rimuovere fisicamente la Blizzard (ed eventualmente anche l'hard disk): se il difetto sparisce bisogna cambiare l'alimentatore, altrimenti si deve far controllare la motherboard da un tecnico qualificato. Anche Luca Campana, che ha acquistato una Blizzard 1230-II a 50Mhz con 8Mb di RAM e modulo SCSI, e' preoccupato perche' il suo alimentatore scalda piu' di prima. E' il modello debole in dotazione alla maggior parte degli A1200, che eroga 3A a +5V, 0.5A a +12V e 0.1A a -12V; di solito sopporta un'acceleratrice con coprocessore e hard disk da 2.5 pollici, ma non molto di piu'. E' normale che l'alimentatore produca piu' calore, visto che e' sollecitato al limite delle sue possibilita', tuttavia gli alimentatori Commodore sono del tipo a commutazione ("switching"), quindi il riscaldamento (cioe' le perdite di conversione) dipendono solo in minima parte dall'entita' del carico: cio' che peggiora all'aumentare dell'assorbimento e' soprattutto la qualita' della stabilizzazione. L'unica maniera sicura per stabilire l'adeguatezza dell'alimentatore consiste nel misurare le correnti medie assorbite dal proprio Amiga sulle linee a +12V e +5V con una pinza amperometrica (applicata sulla porzione di cavo non schermato interna all'alimentatore) verificando che rientrino nei limiti. Bisogna controllare anche l'ampiezza della fascia di ondulazione residua di tensione con un oscilloscopio da almeno 10Mhz di banda passante. In alternativa e' possibile misurare le sole correnti con un tester, ma e' una prova parziale. In mancanza della strumentazione necessaria, non resta che calcolare approssimativamente il consumo dell'Amiga basandosi sui dati medi dichiarati dai produttori (tabella 2). Un altro problema imputato alla Blizzard riguarda un errore nel calcolo delle textures riscontrato usando la versione POVRAY 2.2 specifica per 68882, che sparisce usando la versione IEEE: il sospetto di Mariano Brandoli e' che il coprocessore matematico commetta errori. In nessun processore o coprocessore Motorola, anche versione prototipo (XC), sono stati introdotti algoritmi non verificati che possono compromettere la precisione dei calcoli: questa "funzione" e' prerogativa di un altro famoso produttore di CPU, che dopo lunghi studi l'ha introdotta, a sorpresa, sui processori piu' potenti e costosi usati nei "computer professionali" per vivacizzare con un po' di suspence i noiosi lavori di routine (es: CAD, contabilita'...). La prova che il 68882 sta funzionando correttamente (e il bug e' di POVRAY) e' il fatto che la versione IEEE funziona bene: infatti le librerie IEEE quando e' installato il coprocessore si limitano a girargli ogni "chiamata" del programma. In attesa che venga rilasciata una versione di POVRAY 68882 priva del difetto, non resta che usare la versione IEEE: puo' essere accelerata installando le librerie IEEE ottimizzate per 68882 (sono nel pubblico dominio, es.Aminet). Errori di calcolo potrebbero manifestarsi solo in caso di overclock; ma in questo caso e' piu' facile che si verifichino errori di sistema durante l'uso del coprocessore. Luca Campana non riesce a usare una SIMM da 8Mb sulla sua Blizzard 1230 II al pieno della sua capacita', ma solo per i primi 4Mb. Su molte acceleratrici ed espansioni di memoria questo problema puo' dipendere da un'errata configurazione dei ponticelli, che causa un conflitto con lo slot PCMCIA a cui sono normalmente destinati i 4Mb superiori (da $600000 a $9fffff) dello spazio di memoria autoconfigurante a 24 bit. Inserendo un'espansione di memoria interna piu' grande di 4Mb, lo slot PCMCIA viene completamente disabilitato. Per questo motivo tutte le schede interne che permettono di posizionare la FastRAM a partire da $200000 contengono un jumper per disabilitare i 4Mb superiori, oppure (se contengono un processore 68030) permettono come la Blizzard 1230 di posizionare la propria Fast-RAM in una zona diversa. Se i jumper della scheda sono correttamente impostati, e' possibile che si tratti di un guasto (eventualmente della SIMM: sono molto delicate) oppure che la SIMM non faccia ben contatto nello zoccolo: si puo' provare a pulire i contatti con una gomma da matita non abrasiva (es. Staedtler "Mars-Plastic").