Altri articoli sul numero 77 Articoli sullo stesso argomento Alcuni hard disk AT-bus da 2.5 e 3.5 pollici, quando sono collegati al controller sulla motherboard di A1200 o A4000, non vengono riconosciuti all'accensione o al reset: per renderli visibili bisogna ripetere il reset con la tastiera o entrare nel bootmenu' e pigiare il bottone "boot". Tra gli altri si comportano in questo modo quasi tutti gli hard disk da 2.5 pollici IBM (come ha scoperto Luca Szathvary) e Hitachi. La colpa e' di un ben noto bug della scsi.device dei Kickstart 3.0 e 3.1, che dovrebbe essere risolto dalla prossima versione del sistema operativo. Nel frattempo se il disco e' da solo si possono provare a spostare i jumper master-slave, che nei modelli da 2.5 pollici sono di fianco al connettore per il cavo piatto. Se gli hard disk sono due si puo' invertire il ruolo del master con quello dello slave, mentre se il problema si manifesta solo al reset da tastiera la cura consiste nel tagliare il filo numero 1 (rosso) del cavo piatto, che porta il segnale di reset. Non sempre il problema ha soluzione: ci sarebbe bisogno di circuiti aggiuntivi sulla motherboard e/o sul bus AT per cambiare le temporizzazioni del segnale di reset. In questi casi se il difetto da' proprio fastidio e' meglio rassegnarsi a cambiare l'hard disk con un altro modello. Nel caso di A1200 si puo' anche provare ad utilizzare un kit per hard disk esterno con la necessaria schedina di gestione del reset, come l'hardital Satellit, ma non c'e' la certezza che il problema sparisca. Il problema di Lorenzo Buonomo e' abbastanza comune: non riesce ad affiancare un Quantum Fireball 1080A al suo hard disk Maxtor 7540AV, perche' il nuovo acquisto continua a spegnersi e riaccendersi senza apparente motivo anche se entrambi sono alimentati da un alimentatore per IBM compatibili da 200W. A differenza di molti modelli da 2.5 pollici il Fireball non e' dotato di funzioni automatiche per il risparmio energetico, che dev'essere esplicitamente abilitato con un apposito comando: quindi lo spegnimento e' causato da qualche anomalia nell'hard disk stesso, nel cavo di alimentazione (cattivi contatti), nel cavo dati (masse mal collegate che formano anelli captando ronzii e disturbi), o anche nell'alimentatore (tensioni fuori tolleranza o mal livellate). Per individuare l'esatta causa consigliamo di far funzionare il Quantum staccandolo dalla piattina del controller: se anche cosi' il funzionamento fosse irregolare, la colpa puo' essere solo di un difetto interno dell'hard disk (saldatura fredda ecc) o di un guasto dell'alimentatore e dei suoi cavetti. Per isolare il guasto non resta che scambiare l'alimentatore con uno sicuramente funzionante, facendo attenzione alla potenza assorbita dagli hard disk a regime (e non durante l'accensione, che e' il valore riportato sulla loro etichetta). Per la maggior parte degli alimentatori economici usati sui PC IBM compatibili assemblati dev'essere almeno il 10% della potenza massima erogabile (quindi nel caso di Lorenzo almeno 20W), altrimenti potrebbero diventare troppo sensibili ai disturbi sulla tensione ENEL ed erogare tensioni ai limiti delle tolleranze. La maggior parte degli hard disk di caratteristiche "normali" in commercio consuma a regime da 3 a 8 Watt. Il carico puo' essere applicato all'alimentatore indifferentemente sulla linea a +5V, su quella a +12V o ripartito su entrambe; le linee a -5V e a -12V possono essere lasciate inutilizzate (erogheranno tensioni a vuoto fuori tolleranza, ma cio' non si riperquote sul funzionamento degli altri circuiti). Se un alimentatore per A500 non fosse sufficiente c'e' bisogno di un alimentatore potenziato. Sono prodotti da Cabletronic, Hardital e piu' recentemente dalla ditta tedesca R2B2 (daremo notizie sulla disponibilita' in Italia dei modelli serie "Full Pull" appena possibile). Se invece l'hard disk scollegato dal controller funziona regolarmente per parecchie ore di seguito, bisognera' tener collegato all'Amiga il solo hard disk Quantum, staccando il Maxtor dalla piattina (ovviamente si riposizionano i jumper master/slave in modo corretto). Se il problema sparisce potrebbe essere dovuto a incompatibilita' tra i due dischi; altrimenti e' possibile che dipenda dal cavo piatto o (di nuovo) dall'alimentazione. Puo' capitare che per effetto di un errato collegamento delle masse o piccole differenze tra le tensioni erogate dagli alimentatori si instauri una corrente parassita costante che percorrendo i cavi di massa della piattina genera disturbi elettrici. Per stabilire l'esatta causa del problema non resta che provare a collegare un altro hard disk o riorganizzare i collegamenti dell'alimentazione (ad esempio usando un solo alimentatore invece di due; controllare come e dove si uniscono le masse e i fili di messa a terra; eliminare i fili volanti ecc.). Un disturbo simile si manifesta tentando di montare internamente all'A590 alcuni hard disk SCSI2 particolarmente esigenti (come i Quantum Lightning). Per evitare eventuali blocchi della catena SCSI all'accensione, bisogna alimentarli a parte ed accenderli prima dell'A590. A scanso di equivoci ricordiamo che le lettere AV nella sigla di alcuni hard disk Maxtor non sono l'abbreviazione delle parole Audio/Video, che indicherebbero una particolare tecnologia (implementata solo su alcuni modelli di punta Micropolis e Fujitsu) per rendere il transfer rate sempe costante come richiesto dalle applicazioni di editing non lineare e hard disk recording. Piu' prosaicamente sono le iniziali di ATA (l'interfaccia usata) e Value (cioe' "economico"): indicano un modello con cache ridotta rispetto alla serie standard.