Altri articoli sul numero 56 Scambiare dati tra Amiga e workstation basate su Unix e' particolarmente facile. Le caratteristiche complementari rendono fruttuoso l'abbinamento in molte applicazioni professionali. Per esempio, per registrare le immagini prodotte da CAD o Raytracer su workstation e' piu' economico acquistare un intero Amiga con genlock che una scheda encoder PAL per la workstation. Il grande successo di alcune applicazioni GNU (e non solo!), che funzionano indifferentemente su Amiga e su Unix, consente di utilizzare un Amiga per effettuare parte del lavoro: cosi' la costosa workstation si puo' dedicare per fare quello che le riesce meglio. Ad esempio il raytracer "rayshade" nella versione Amiga si compone solo di modellatore e rendering engine, mentre nella versione per Silicon Graphics comprende anche un visualizzatore che usa la scheda grafica intelligente di queste macchine per effettuare il rendering istantaneo della scena in modo scanline, cosi' da avere un'idea abbastanza accurata del risultato finale: non c'e' piu' bisogno di lasciare Amiga a macinare calcoli per ore solo per scoprire che abbiamo posizionato male una luce. La soluzione migliore e' naturalmente la connessione diretta su rete ethernet: usando il protocollo TCP/IP e' possibile servirsi delle principali applicazioni di rete: stampa remota, condivisione di files su un server, "ftp", "telnet" e posta elettronica; per Amiga sono anche disponibili due versioni di "X11", "gofer" e quanto occorre per partecipare ai principali giochi multiutente. Mentre sulla workstation dovrebbe essere gia' tutto predisposto, Amiga va equipaggiato con una scheda ethernet (ne esistono di adatte a tutti i modelli) e software adeguato (sono presenti offerte di ASDG, Oxxi e Commodore oltre che nel pubblico dominio). Commodore ha standardizzato l'interfaccia di rete di AmigaOS solo di recente dopo una gestazione molto tormentata: le specifiche definitive si chiamano SANA2. Di conseguenza esistono ancora applicazioni (anche della Commodore stessa) che gestiscono direttamente la scheda ethernet quindi non possono essere usate assieme ad altre ed esigono uno specifico modello di scheda. Le stesse funzionalita', ma con velocita' cento volte inferiore, potrebbero essere ottenute usando un normale cavo seriale; pero' non esistono pacchetti gia' pronti e collaudati come nel caso ethernet. Sempre usando il cavo seriale si ci puo' limitare a stabilire un "login" remoto con un normale programma di comunicazione e trasferire i dati in Zmodem usando i comandi "sz" ed "rz" sulla workstation. Se non e' possibile un collegamento diretto, bisogna servirsi di dischetti o nastri. Con uno streamer SCSI, il problema e' risolto in un attimo: il programma di pubblico dominio BTNtape consente di creare e leggere nastri in formato "tar", che e' sicuramente compatibile con AIX, SunOS e IRIX 4.05. La gestione del simbolo di fine archivio non e' ben standardizzata, quindi se si mette piu' di un archivio per nastro puo' rendersi necessario dare piu'volte il comando di avanzamento al successivo archivio o, viceversa, tar puo' segnalare erroneamente la fine del nastro. Su Silicon Graphics bisogna ricordarsi di specificare il flag NS sulla linea di comando, ad esempio per scrivere un nastro si batte sulla Silicon: tar cvf /dev/nrtapens {elenco files} Anche usando i dischetti ci sono parecchie possibilita'. Si possono scrivere in formato MSDOS con il floppy disk della workstation, usando i comandi di sistema (AIX) o il pacchetto Unix "mtools". Cosi' facendo il nome originale dei files viene troncato nello standard MSDOS. Nel trasferimento da Unix ad Amiga si puo' evitare questo inconveniente se e' disponibile un Macintosh collegato in rete con la workstation: basta scrivere i dischetti con Access-PC, che registra in un file nascosto i nomi originali. Il programma Amiga "APCnames" consente di usare questo file nascosto per ricreare i nomi completi: tra i sistemi per scambiare dati tra Amiga e Macintosh questo e' uno dei migliori. Se sulla Workstation sono disponibili solo i comandi base, non resta che usare "dd" per scrivere o leggere sul suo floppy drive un file in formato tar; basta usare la versione Amiga di "dd" per completare con successo lo scambio di dati. L'inconveniente di questo metodo e' che basta un singolo errore su uno qualsiasi dei floppy su cui e' stato frazionato l'archivio per rendere tutti i dati illeggibili.