Altri articoli sul numero 94 Articoli sullo stesso argomento Guido Piaser ha incontrato difficolta' per far riconoscere al suo Amiga 1200 con scheda Blizzard 1260 e SCSI kit lo Iomega ZIP drive in versione SCSI esterna, e la soluzione che e' riuscito a trovare ha generato piu' dubbi che certezze. L'aggiornamento del device scsi alla versione 8.2, disponbile sul sito Internet di Phase V, risolve anche molti problemi relativi alla gestione dei drive removibili. Le icone che si trovano nel cassetto Devs/Dosdrivers non sono affatto dei driver, come il nome lascia immaginare. Sono invece delle semplici descrizioni testuali che istruiscono il driver vero e proprio sulle caratteristiche dei dispositivi. Il driver viene caricato dalla ROM del controller, e in sua assenza dalla directory devs del Workbench. Phase V non fornisce con i suoi controller alcuna icona o mountlist per la gestione dei drive ZIP, che dev'essere creata manualmente o chiesta a qualche amico, come ha fatto Guido. La configurazione del driver non e' affatto difficile. Il Workbench 1.3 usa un file mountlist nella directory devs del Workbench, mentre i sistemi operativi attuali usano dei mountfile. Quelli associati alle icone nel cassetto devs/dosdrivers vengono eseguiti al boot, mentre quelli in storage/dosdrivers si attivano solo con un doppio click. Per crearli si possono seguire parecchie strade, ma il principio e' sempre lo stesso: 1) Si prende un mountfile esistente: c'e' un esempio anche nella directory Storage del Workbench; 2) Si crea una copia battezzandola con il nome desiderato, completandola con nome e numero di unita' del device (anche nel tooltype della sua icona); 3) Si edita il suo contenuto correggendo il numero di Surfaces, BlocksPerTrack, SectorsPerBlock, HighCyl. Questi valori vanno chiesti al disco stesso, e si possono leggere con il programma SCSIprobe, con HDtoolbox ecc. Ciascuno restituira' una traslazione diversa, ma sono tutte equivalenti. Se Probescsi e' in grado di fornire la geometria, oltre alla capacita' espressa in blocchi, quella e' la combinazione da preferire, perche' dichiarata direttamente dalla periferica. Si puo' anche dividere in fattori il numero di blocchi e assegnarli al numero di cilindri, superfici e settori. Il parametro BlocksPerTrack e' il prodotto tra SectorsPerBlock e Surfaces (numero di testine), che nei dischi SCSI che usano la traslazione non trasparente (costruiti negli anni '80 e inizio '90) va maggiorato con il numero di Spare Blocks per traccia. I dischi EIDE hanno ulteriori restrizioni sul valore massimo dei parametri, non presenti in quelli Atapi e SCSI. 4) Se occorre, si modificano anche i valori Mask e Maxtransfer seguendo le indicazioni date nei mesi scorsi. BufMemType deve sempre valere 0, salvo casi particolari: cio' garantisce che il filesystem gestira' la memoria nella maniera piu' vantaggiosa. Allo stesso modo, Reserved puo' essere portato a 0 per disabilitare l'RDB e quindi ottimizzare lo spazio disponibile, perdendo la possibilita' di automount della partizione. Faaastprep e altri programmi simili possono creare automaticamente la mountlist, ma un modo particolarmente interessante si serve di CrossDos Professional 6. Introducendo una cartuccia formattata MS-DOS (ad esempio una cartuccia ZIP nuova), si lancia il programma ConfigDisk e si sceglie di configurare l'intera unita' removibile come DOS. ConfigDisk creera' una mountlist conforme alle esigenze di MS-DOS, utile per scambiare dati con PC compatibili. Per ottenere la mountlist Amiga basta sostituire il nome del filesystem e la stringa Dostype (si ricopiano da una mountlist di esempio). A titolo di esempio, la tabella contiene i mountfile CrossDos per leggere su Amiga le cartucce Nomai 750 e ZIP 100. Mask e Maxtransfer vengono ignorati da Idefix 97 e dall'interfaccia Squirrel, quindi sono lasciati ai valori di default. Quando il controller SCSI e' conforme alle specifiche Commodore per la gestione dei drive removibili, non c'e' alcun bisogno di mountfile o mountlist. HDtoolbox riconoscera' la cartuccia e bastera' partizionarla e formattarla, con il vantaggio che sara' automaticamente letta da qualsiasi controller. Lo svantaggio e' la perdita di due cilindri per ospitare l'RDB, e inoltre i parametri Mask e Maxtransfer che su un computer sono ottimali su un altro possono essere inadatti, causando perdita di prestazioni o peggio corruzione dei dati. Se il drive e' un LS120 o uno ZIP con interfaccia Atapi, la migliore gestione si ottiene installando il comando "MountLS120" che fa parte del pacchetto Idefix 97. Le cartucce vengono viste come floppy disk, senza RDB e quindi senza sprecare neanche un byte per le tracce riservate, e i parametri mask e maxtransfer sono gestiti automaticamente da Idefix per le migliori prestazioni. Per evitare sgradevoli sorprese, suggeriamo di non riformattare mai in ambiente Windows 95 le cartucce che dovranno essere lette su Amiga da CrossDOS. Le informazioni estese introdotte da Windows possono ostacolare il riconoscimento della cartuccia.