Altri articoli sul numero 69 Articoli sullo stesso argomento Dopo tanta fatica si puo' dare tensione all'Amiga e fare una prova: circa meta' di coloro che hanno seguito questi consigli potra' tirare un sospiro di sollievo: l'inferno e' alle spalle, tutto e' andato a posto! L'altra meta' si accorgera' che e' appena entrata in purgatorio. Dopo aver domato la crisi di nervi, la prima verifica da fare riguarda l'alimentazione dei terminatori. Nei controller Commodore si puo' sostituire il diodo in vetro (accanto ai terminatori) con un modello scottky da 1A; oppure (e questo funziona sempre) si spostano i jumper sulla (sulle) periferica in fondo al cavo in modo che essa stessa fornisca l'alimentazione del proprio terminatore. E' difficile che il problema sia proprio questo, ma tentar non nuoce. Altro tentativo disperato (ma a volte funziona) consiste nell'invertire l'ordine delle periferiche sui cavi e nell'aggiungere terminatori in piu'. Se questi tentativi hanno successo, c'e' poco da rallegrarsi. In particolare la necessita' di tripla terminazione e' la spia di un eccessivo rumore sul bus SCSI e di qualche periferica (o controller) che non riesce a pilotare le linee con "forza" sufficiente: il terminatore extra tira un po' su' le linee dando una spinta alla catena traballante, ma deteriora il margine di immunita' ai rumori sul livello basso. In queste condizioni, non si dovrebbe tentare di aggiungere un altro dispositivo senza aver prima risolto il problema. Molti controller SCSI e SCSI2 utilizzano i chip Western Digital della serie WD33C93, che negli anni scorsi erano molto usati anche su hard disk, streamer e periferiche varie. Tra i controller che usano qualche versione del chip WD33C93 figurano A2090, A2091, A590, GVP series II; inoltre l'interfaccia SCSI di A3000, A3000T e di quasi tutte le schede acceleratrici GVP. Purtroppo, come tutti i chip SCSI ad alte prestazioni di prima generazione (concepiti negli anni '80), il WD33C93 soffre di alcuni problemi caratteristici che possono ostacolare il collegamento di piu' di due periferiche o causare incompatibilita' secca. Oggi esistono chip migliori, e l'acquisto di un prodotto basato sul WD33C93 e' sconsigliabile. Ma anche chi ormai possiede uno di questi controller non deve disperarsi: dopo anni di prove e verifiche, sono ormai note tutte le particolarita' di questi chip, oltre che un arsenale di rimedi pratici e teorici per fronteggiare le situazioni di emergenza. Prima di tutto e' il caso di sospettare un banale guasto del WD33C93 o del DMAC, che puo' essere appurato solo con una sostituzione. Il WD33C93 e' abbastanza fragile, e di rado si guasta in modo netto: piu' spesso comincia a dare problemi saltuari o manifestare strane incompatibilita'. Tuttavia i problemi piu' duri a sparire sono dovuti a bug del suo microcodice o debolezze dei suoi buffer. Infatti di questo chip esistono parecchie versioni, che (a parte la forma) non sono equivalenti tra loro. Il peggiore di tutti e' siglato semplicemente WD33C93 (senza lettere finali): un chip arcaico, che al piu' si puo' usare su un A2090. Quasi allo stesso livello stanno quelli marchiati WD33C93A-PL (al posto di PL per i chip SMD usati da GVP possono esserci altre lettere, ma c'e' sempre la A finale), se nella seconda riga identificativa e' riportato il numero 00-02 oppure 00-03 : sono pieni di problemi. Una soluzione di compromesso sono la versione prodotta da AMD, e i Western Digital originali WD33C93A-PL 00-04 e 00-04 PROTO. Di solito funzionano, ma hanno ancora problemi. La versione WD33C93B (con qualsiasi sequenza di lettere e numeri successiva) non funziona su A3000 aggiornato al Kickstart 3.1 ma puo' andare su A590 e A2091 con ROM 6.6, purche' sia installato il DMAC revisione -02. L'unica vera soluzione per i controller Commodore e' il chip di Western Digital marchiato WD33C93A-PL 00-08 (non ha equivalenti). E' molto migliore dei precedenti, ma non piu' veloce, e risolve anche molte situazioni di pilotaggio debole. Purtroppo e' raro come un gioiello, e al dettaglio costa (se si riesce a trovare) anche 100000 lire, circa 8-10 volte il prezzo all'ingrosso. Un'altra possibilita', non troppo risolutiva, consiste nell'alimentare il piedino di clock del chip con un oscillatore quarzato TTL dedicato. E' il pin 7 nella versione normale (a 40 pin DIL) oppure l'8 per quella PLCC (cioe' SMD quadrata); accetta qualsiasi frequenza compresa tra 12 e 15Mhz. Normalmente e' collegato al clock da 14Mhz del bus di Amiga, che non e' la scelta piu' felice perche' puo' essere inquinato da rumore. Collegando un quarzo a frequenza piu' alta, in casi particolari si potrebbe anche aumentare la velocita' di trasferimento dei dati (violando le specifiche). Le periferiche SCSI e quelle SCSI2 correttamente progettate convivono pacificamente, e questo vale anche per i controller.