Altri articoli sul numero 79 Articoli sullo stesso argomento Carmelo Giunta non riesce a spiegarsi come mai le prestazioni del suo hard disk Quantum Trailblazer TRB850A (interfaccia EIDE) non sono all'altezza delle aspettative e cambiano in maniera vistosissima a seconda del test di velocita' utilizzato. Con il precedente drive Conner da 210Mb (IDE) la velocita' si fermava in ogni caso a 700 Kb/sec contro gli 1.2 Mb/sec misurati collegandolo ad un PC 486, mentre ogni test misura sempre circa 1.8 Mb/sec su un altro A1200 con Fast RAM equipaggiato di hard disk IBM DSAA354 mod. 3D1A . L'A1200 di Carmelo e' espanso con un'acceleratrice Hardital TQM 50 Mhz; disinserendola la velocita' cala ulteriormente. Non e' facile riassumere in un insieme di parametri le prestazioni degli hard disk di nuova concezione, e purtroppo attualmente non esiste nessun programma che affronti il problema in modo serio e organico: quindi non e' il caso di allarmarsi troppo se si ottengono risultati contraddittori. Cio' vale anche per tutti gli altri lettori che hanno scritto e telefonato in redazione per questo motivo: se la velocita' operativa dell'Amiga e' regolare, probabilmente e' il test a sbagliare. Il trasferimento dei dati non coinvolge solo l'hardware dell'hard disk, ma tutti gli elementi che collaborano alla gestione del flusso di dati: quindi anche host adapter (detto anche impropriamente "controller"), CPU, memoria RAM e software. Per questo motivo usando un test ingenuo lo stesso hard disk puo' dare valori differenti non solo a seconda del computer a cui e' collegato, ma anche al variare delle condizioni del sistema nel momento in cui il test viene lanciato. Eseguire un benchmark, o anche cronometrare il tempo impiegato per caricare un file, serve solo per avere una misura approssimativa delle prestazioni ottenibili dalla propria configurazione in condizioni di funzionamento normali: in definitiva, e' proprio cio' che ci interessa sapere! Pero' non si possono definire i valori ottenuti da questa sola misura come "caratteristici" di quell'hard disk o di quel controller. Per una valutazione corretta bisogna ripetere il test su molte configurazioni diverse in condizioni differenti, comparando i risultati alla luce delle caratteristiche tecniche dichiarate dal produttore. Da lettere giunte ultimamente sembra invece che per molti lettori i numeri relativi alle misure di transfer rate generati dai benchmark e pubblicati dalle riviste abbiano un valore assoluto, forse perche' per motivi di spazio nelle nostre recensioni non possiamo ripetere ogni volta una guida all'interpretazione dei risultati.