Altri articoli sul numero 85 Articoli sullo stesso argomento Massimo Barbati chiede se e' possibile applicare il kit sdoppiatore del bus IDE Alfa4 di AlfaData anche all'A1200 oltre che all'A4000. La possibilita' e' elencata nelle istruzioni a corredo, ma si tratta di un chiaro errore: su A1200 Alfa4 funziona esclusivamente in rari casi fortunati. Occorre un prodotto specifico per A1200 dotato di buffer amplificatori come l'interfaccia Winner, che e' anche munita di un connettore da 2.5 pollici aggiuntivo per conservare l'hard disk di serie. Anche se non c'e' alcun ostacolo tecnico che ne ostacoli la realizzazione, non esistono driver per Amiga in grado di pilotare hard disk o removibili previsti per la porta parallela dei PC compatibili. In particolare non e' possibile usare lo ZIP parallelo (come desidererebbe Luca Ferraris) ne' il popolare sistema hard disk IDE EB-850i (posseduto da Antonio). I cavi IDE per A1200 con doppio connettore per hard disk e lettore CD sono prodotti da Micronik (distribuita da DB Line). Un modello monta due pettini da 44 poli e uno da 40, mentre il piu' usato e' munito di pettine da 44 poli e due pettini da 40 poli. Se l'hard disk e' del tipo incompatibile ATAPI, si deve acquistare l'interfaccia sdoppiatrice Winner oppure un kit IDE/ATAPI esterno (i piu' reperibili sono prodotti da Telmex e VOB). Un'interfaccia amplificata come la Winner e' indispensabile anche per utilizzare cavi molto lunghi con A1200, e potrebbe risolvere il malfunzionamento segnalato da Marcello Cianfrocca che usa periferiche IDE inserite in un tower artigianale prelevando l'alimentazione dall'interno dell'Amiga. I sintomi sono tipici dei cavi lunghi: problemi al boot (ad esempio basta l'interferenza elettrica dovuta all'accensione del monitor per inibirlo) ed errori di accesso al disco dopo un breve periodo di utilizzo del lettore CD. L'alimentatore originale di A500 usato da Marcello potrebbe contribuire al problema, soprattutto se si e' starato per l'eta' oppure e' la versione "debole" che eroga solo 3A sulla linea a +5 volt. Per escludere la sua responsabilita' non resta che una misura strumentale, o meglio la sua sostituzione temporanea con un modello piu' potente. Occorre verificare anche il cablaggio dell'alimentazione, per assicurarsi che non formi anelli di massa e non abbia resistenza eccessiva. La piedinatura dei connettori AT/XT e' gia' stata pubblicata piu' volte in passato, ed e' visibile in figura. Il mancato funzionamento dell'alimentatore XT modificato provato da Marcello e' probabilmente dovuto al fatto che quei vecchi circuiti non riuscivano ad erogare tensioni stabili con assorbimenti inferiori a 30 watt. Si puo' provare a collegarlo anche ad un vecchio hard disk PC in disuso, che consumando almeno 10 watt dovrebbe riuscire a riportare gli assorbimenti entro i limiti.