Altri articoli sul numero 46 Articoli sullo stesso argomento Anche se AmigaOS e' tra i pochi sistemi operativi moderni in grado di funzionare con il solo floppy disk, un hard disk e' l'accessorio di gran lunga piu' utile per l'A1200 e A600. Sul numero di aprile di Amiga Magazine potete trovare una tabella di hard disk da 2,5 pollici compatibili con Amiga, ma oltre al modello e' importante che anche la revisione delle ROM dell'hard disk (gli hard disk IDE hanno un processore a bordo) sia quella giusta! Fortunatamente le piu' frequenti cause di incompatibilita' sono solo due, e la quasi totalita' degli hard disk AT-BUS e' collegabile ad Amiga. La prima e' dovuta al fatto che Amiga usa il comando "read multiple" che secondo le specifiche AT-BUS e' opzionale. Purtroppo in questo caso non c'e' niente da fare, ma un hard disk talmente limitato da non supportare tale comando e' certamente da evitare. La seconda e' data dal fatto che la maggior parte degli hard disk AT-BUS e' fisicamente incapace di trasferire piu' di 64 kilobyte di dati ad ogni comando di lettura o scrittura ricevuto; per esempio si comportano cosi' il Quantum GO-drive 120 e il Maxtor 2585at. Se si tenta di forzare questo limite, o il drive si blocca con la spia di attivita' accesa (ma senza inchiodare la macchina) per indicare una condizione di errore, o vengono semplicemente trasferiti dati casuali dopo i primi 64K. In quest'ultimo caso alcuni programmi non partono se lanciati dall'hard disk (da shell l'errore e' "file non eseguibile", perche' il file e' corrotto) o vanno in Software Failure; anche alcune immagini se caricate da hard disk appariranno distorte nella meta' inferiore. Lo stesso problema si verifica se si tenta di usare un hard disk dotato di DMA in abbinamento con alcune acceleratrici Hardital, che quando devono accedere alla RAM interrompono i trasferimenti DMA: con tali schede occorre usare il controller della stessa ditta o comunque un controller che lavori in polling; il problema e' comune a molte altre acceleratrici a basso costo come la VXL30. Se ci si orienta verso prodotti di questa fascia, per evitare sorprese e massimizzare il risparmio e' bene prendere solo acceleratrici con controller incorporato, a meno che si possa provare il prodotto sulla propria configurazione prima dell'acquisto. Per risolvere il problema basta lanciare HDtoolbox, attivare il pulsante "Partition Drive", cliccare su una partizione e poi su "Advanced Options". Apparira' anche un pulsante "Change...", che selezionato mostra un pannello dove e' presente la voce "MaxTransfer". Di default e' settato a 0xffffff, mentre va cambiato in 0xffff (cioe' 64 kilobytes in esadecimale). L'operazione va ripetuta per ciascuna partizione, quindi dallo schermo principale si seleziona "Save Changes to Drive" (non occorre riformattare nulla) e poi "Exit", si attendono trenta secondi e si resetta Amiga. Ora basta lanciare di nuovo HDtoolbox per verificare di non aver commesso errori (il valore deve essere quello appena impostato) e si possono reinstallare i programmi. Bisogna ricordarsi di eseguire questa procedura ogni volta che si crea una partizione, perche' il valore di default 0xffffff e' quello che garantisce le massime prestazioni, purche' l'hard disk ne sia capace! In questo modo possono essere usati anche hard disk come il Quantum 120AT; la velocita' massima ottenuta nelle prove supera i 700 Kilobyte al secondo con solo il 47% di CPU occupata, a riprova del fatto che l'interfaccia AT dei nuovi Amiga e' particolarmente veloce. MaxTransfer e' un parametro usato solo dal filesystem, percio' se si vuole installare un filesystem molto vecchio, o non Commodore, oppure un altro sistema operativo (A-MAX, Linux, Minix...) bisogna assicurarsi preventivamente che lo supporti, altrimenti riemerge il problema. Analogamente i programmi che fanno un "image back-up" del disco traccia per traccia e quindi eseguono letture e scritture dirette senza usare il filesystem possono non funzionare. Ultimamente Commodore stessa fornisce hard disk AT-BUS con questa limitazione percio' e' doppiamente indispensabile, subito dopo aver acceso la prima volta il nuovo acquisto, lanciare HDtoolbox e annotarsi tutti i numeri per poter ripristinare lo stato iniziale in caso di virus o altri problemi. Se si rimuove la slitta per l'hard-disk dell'A1200, resta abbastanza spazio per montare internamente una meccanica da 3.5 pollici del tipo extraslim (usati sui laptop meno recenti) senza dover togliere il floppy disk. L'alimentazione va prelevata da quella del floppy con un cavetto sdoppiatore e occorre un cavo speciale di conversione da IDE 44 pin a IDE 40 pin, per ora ancora costoso e introvabile. Tale cavo e' speciale e reperibile solo gia' fatto, percio' per questo scopo conoscere la piedinatura del connettore IDE e' superfluo; ma nei prossimi mesi ci sara' occasione di conoscere questa interfaccia piu' in dettaglio.