Altri articoli sul numero 81 Articoli sullo stesso argomento Massimiliano De Otto possiede un A3000 a 25 Mhz equipaggiato con due hard disk SCSI interni (Quantum PD210S e Fujitsu M2684S) e un lettore CD-ROM esterno Sanyo CRD-254SH. Il suo problema sono i frequenti blocchi della catena SCSI sia all'accensione (dovuti a partenza lenta del Quantum) che durante l'accesso a grossi file su un CD-ROM. Tutte le periferiche sono terminate e cosi' pure la motherboard, quindi sulla catena sono presenti 4 terminatori invece di 2, altrimenti si verificano malfunzionamenti ancora piu' gravi. Gli hard disk Quantum, anche se veloci, per far ruotare i piatti usano un tipo di motore relativamente debole e sovraccarico. Secondo le specifiche pubblicate da Quantum i nuovi modelli economici non hanno piu' difficolta' di avviamento dopo qualche anno di vita, che erano particolarmente gravi sui modelli di qualche anno fa come il PD210S e il suo gemello da 40 Mb. Cio' e' stato ottenuto anche diminuendo il regime di rotazione, che e' passato da 5400 a 4500 giri al minuto sui modelli da 3.5 pollici e a 3600 giri al minuto su quelli della serie "BigFoot" da 5.25 pollici, e quindi anche le prestazioni dei nuovi modelli base sono ora inferiori a quelle di alcuni drive di altre marche nella stessa fascia di prezzo. L'usura del motore si manifesta come un mancato avvio del sistema, all'inizio saltuariamente, ma con frequenza inesorabilmente crescente. Non esiste un rimedio definitivo (prima o poi l'hard disk andra' comunque sostituito), ma si puo' temporaneamente contenere alimentando l'hard disk con un alimentatore esterno da accendere prima dell'Amiga. Quando anche questo non sara' piu' sufficiente, ad ogni accensione bisognera' prendere in mano il cabinet dell'hard disk per imprimere un rapido movimento rotatorio (piu' efficace e meno pericoloso della classica botta). La necessita' di terminazione multipla e' un chiaro segno di qualche problema elettrico sulla catena SCSI. Visto che le verifiche preliminari sono gia' state fatte, a questo punto consigliamo di sostituire il diodo D800 posto a protezione della linea TermPower. Se questo diodo, posto accanto al connettore SCSI interno della motherboard con il terminale positivo collegato al piedino 26 del pettine, e' del tipo in vetro dovra' essere rimpiazzato possibilmente da un diodo Scottky da 1A oppure da un diodo 1N4007. In alternativa si puo' spostare il jumper che stabilisce la fonte di alimentazione di terminatori della periferica esterna (il lettore CD) per scegliere l'alimentazione autonoma da parte della periferica, oppure quella automatica: in questo caso pero' non sara' piu' possibile il corretto funzionamento della catena SCSI a lettore CD spento. Se anche quest'operazione non dovesse dare i risultati sperati (oppure si rivelasse troppo difficile da eseguire) conviene sostituire il controller SCSI su motherboard, che e' un circuito integrato a 40 piedini su zoccolo marchiato WD33C93A. Sarebbe preferibile utilizzare un chip revisione 00-08, ma al limite puo' essere usato anche uno 00-04. Il 33C93B, piu' facilmente reperibile, NON deve essere usato pena strani malfunzionamenti e incompatibilita'. Approfittiamo della precisazione per ricordare che per installare la revisione 00-08 del chip 33C93A sull'A2091 bisogna aggiornare anche il DMAC alla revisione 02, mentre su A3000 non ci sono problemi. Infine, anche se molto rari, si possono verificare malfunzionamenti dovuti ad altre cause. Ad esempio il guasto del chip DMAC (A2091) o SuperDmac (A3000/A4000) causa corruzioni della memoria durante il trasferimento dati con l'hard disk, mentre molti problemi di incompatibilita' tra scheda acceleratrice e motherboard generano corruzione dei dati ed errori nell'accesso ai dischi, streamer e CD-ROM. Massimo D'Angelo chiede come puo' evitare di attendere almeno 30 minuti dall'accensione dell'A3000 prima che l'hard disk Maxtor LXT340-S montato internamente si renda visibile sia ai diagnostici che (dopo un reset) anche ad AmigaDOS; la catena SCSI e' stata installata in modo corretto. Si tratta di una situazione assolutamente anomala, che lascia pensare ad un vero e proprio guasto dell'hard disk di tipo termico. Per confermare la diagnosi, non resta che effettuare qualche prova. Dopo circa un'ora di funzionamento regolare, spegnere e riaccendere l'Amiga dopo 2 minuti: in caso di guasto termico, l'hard disk verrebbe regolarmente riconosciuto. La seconda prova consiste nell'estrarre l'hard disk dall'A3000 spento e freddo, quindi riscaldarlo con un asciugacapelli (senza insistere su un punto preciso!) e poi accendere: di nuovo, l'hard disk dovrebbe essere riconosciuto gia' dalla prima accensione. Per assicurarsi che il guasto termico dipende proprio dall'hard disk e non dal chip WD33C93A o dal diodo TermPower di A3000, non resta che raffreddare questi due componenti con lo spray refrigerante o collegare il Maxtor ad un altro Amiga. Approfittiamo dell'occasione per ricordare a chi pone quesiti su problemi della catena SCSI di allegare il risultato dei test di ProbeSCSI o altri diagnostici simili, ma assicurandosi che abbiano un senso: se necessario, ripetere piu' volte il comando fino ad ottenere i dati (nome e versione della periferica, ecc.). E' perfettamente inutile riportare un elenco di zeri, come ha fatto Massimo.